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Imbrachi Bassi e la minigonna in pareteSorry, the current article is not yet available in englishPosted by JACOPO on Monday, July 23, 2007 at 09:54 AM
Nel 1974 per la parete sud dell’Annapurna Don Whillans inventò un’imbracatura bassa stile "pannolino" facilissima da indossare anche con sci e scarponi ai piedi ma con qualche problema in sospensione: era assolutamente necessario possedere dei coglioni di spiccata intelligenza e rapidità, pronti a spostarsi dal lato giusto in caso di volo, cioè dalla parte dell’inguine lasciato libero dal cosciale in tensione.
Nello stesso anno sempre di produzione della Troll, uscì la Mark 5, pietra miliare di tutti gli imbrachi bassi oggi in produzione. Tanto rivoluzionaria e azzeccata da poter tranquillamente affermare che tutti i modelli successivi sono state copie più o meno fortunate di questa geniale intuizione. Ma torniamo agli anni settanta; con l’uscita della Mark 5 gli alpinisti per la prima volta si trovavano una imbracatura che offriva una comodità eccezionale . Novità straordinaria e sconcertante, che non poteva passare senza una seria opposizione dagli ambienti più retrivi e istituzionali dell’alpinismo italiano. L’imbracatura Bassa fu accolta dal CAI e dall’UIAA con lo stesso favore e fervore, con il quale sarebbe stata accolta la minigonna in un convento di suore orsoline. A tiro incrociato, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e le Scuole di Alpinismo del CAI, usarono tutta la loro influenza per bandire la Mark 5 e più in generale gli imbrachi "bassi" dal mondo dell’alpinismo, rei a loro dire, di facilitare il ribaltamento in caso di caduta.
Sempre dall’alpinismo istituzionale, si fece tutto il possibile per promuovere un alternativo imbrago col punto di ancoraggio della corda nella parte alta del torace. Per soddisfare questa arguta linea di pensiero, diverse ditte in quegli anni si cimentarono per produrre l’imbrago "alto" che per ironia della sorte, furono proprio i più deboli ed inesperti, a testare. Ricordo delle imbracature che facevano male solo a vederle, con tiranti che dall’anca salivano paralleli ai fianchi, si avvolgevano attorno al torace per terminare con due anelli appena sotto il collo. Imbrachi che dovevano procurare dolore come i "tiri di corda" nelle prigioni medioevali. Sono passati più di trentacinque anni, esperti e inesperti, allievi ed istruttori oggi usano tutti lo stesso modello d’’imbrago basso, figlio della mitica e mai superata Mark 5 della Troll.
PS L’UIAA (Unione Internazionale Associazioni Alpinistiche) così solerte a promuovere tutti gli imbrachi alti compresi quelli di fattura terrificante, non mi risulta abbia mai rilasciato una omologazione per i modelli "Bassi". CORRELATED ARTICLES
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ne hai ancora un modello del Mark 5 in cantina??
ciao Jag.
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