Bellezza
itinerario: |
Il nostro voto: 6
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Difficoltà
massima
obbligatoria: |
II/2+ (AD+)
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| Lunghezza |
mt.250 |
Presenza
Invernale |
Costante
Quasi sempre
A volte
Raramente |
Tempo
per
l'attacco: |
ore 1,00 |
| Discesa |
D4 |
| Primi salitori |
J.Merizzi - G.Miotti 1980
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| Autore |
Rampik |
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Come per la sorella "cascata
del Ferro" può valere lo stesso discorso. Ambiente
stupendo, sole, bassa difficoltà ma, aimè, si forma
pochissime volte negli anni !
AVVICINAMENTO: Seguire
il sentiero della Val di Mello fino ad arrivare alla splendida
pozza d'acqua "Bidè della Contessa". Da qui
(cartello indicatore Scoglio delle Metamorfosi), prendere un
sentiero a sin. che sale nel bosco e, con un lungo traverso,
porta alla base dello Sperone del Sarcofago. Aggirato quest'ultimo
a sin., continuare a salire finché il sentiero scende
nel letto del torrente Qualido, alla base del primo salto della
cascata (ore 0,30/0,40).
RELAZIONE: Due lunghezze di corda permettono di superare il primo
salto con pendenze massime di 60°/65° (prestare particolare
attenzione agli eventuali candelotti ghiacciati sospesi sopra
la testa, da qui il nome della cascata!). Un tratto più
facile porta in una profonda gola dove si supera un salto (70°)
sbucando poi su terreno più facile. Un'ultima lunghezza
permette di superare la placca ghiacciata sulla dx (75°)
fino al termine delle difficoltà. Traversando verso dx
più facilmente si raggiunge una zona di piante.
DISCESA: Traversare a dx per 150 metri circa, superando un ripido
canaletto e raggiungendo la sommità di un salto roccioso.
Effettuare una breve corda doppia di 25 m. che permette la discesa
di questo salto roccioso (aggirabile salendo più a monte
ma con un lungo percorso). Scendere poi in diagonale verso dx
e ritornare verso la base della cascata. |
