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La prima sensazione è quella di stupore, ripensando alla mentalità assolutamente moderna dei primi apritori che salirono la parete negli anni dell'artificiale esasperata, senza ricorrere ai chiodi a espansione.
Oggi si può percorrere la via interamente in libera; per quanto il tracciato sia abbastanza ricercato ha una sua intrinseca logicità, data dal raccordo tra le linee naturali che la parete offre. La strada è abbastanza lontana e la parete piuttosto nascosta, così che si può assaporare una dimensione sufficientemente appartata, a confronto di altre zone dolomitiche. Per di più i passaggi sono entusiasmanti e la roccia di ottima qualità. |
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Recensione
aggiornata il 25/11/2001 13:25:11 da ADMIN |
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