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LA COPERTINA


Non sono avvoltoi che volteggiano durante la ripetizione di Brutamato ye ye al Precipizio degli Asteroidi...


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  I Protagonisti della Valle - Saro Costa

Pubblicato Venerdi 13 Novembre 2015 alle 15:10 da JACOPO


Saro Costa su Nuova Dimensione
Foto: Gianluca Maspes
La scheda - Saro Costa

Ma che palle parlare di alpinismo, gradi, difficoltà estrema.
Schiacciato dall’età, scrutando verso l’alto, verso le rocce un tempo mio regno d’azione, mi corre questo acido pensiero, col naso invidioso d’altezza…
Tutto mi sembra di una noia pazzesca, stretta dalla morsa del troppo difficile e del troppo protetto…
Tempi d’azione troppo lunghi, quasi da risultare statici, l’assenza d’improvvisazione e di fantasia dei super climber, non mi fanno trovare un solo gesto di pura follia degno di un doveroso brindisi.
Poi arriva Saro per una birra.
Non esce dalle scuderie del Cai, dagli Istruttori Nazionali, dalle Guide Alpine, probabilmente non esce neppure dalle linee guida dell’alpinismo contemporaneo: come tutti i grandi traccia il suo orizzonte del salire….mi vengono in mente le parole di Bruno Detassis: non sono alpinista né arrampicatore, ma acrobata della roccia.
Saro aggiunge qualcosa di più, acrobata della roccia solitario e a volte notturno come i silenziosi rapaci che popolano il bosco. (Alcune salite free solo: Oceano Irrazionale, Amplesso Complesso, Patabang… in una breve notte d’estate: Kundalini, Luna Nascente, Polimagò)
“Ha un piede eccezionale” dicono di lui.
Non potrebbe essere diversamente visto che è ancora vivo e non è dotato di ali.
Ma ciò che più mi sorprende è quel senso di leggerezza che muove Saro, un vento leggero che scompiglia i 4  capelli che ho in testa.
Saro è un super climber delle solitarie, uno spettacolare acrobata delle slackline, un lungo camminatore delle Alpi, un eclettico sciatore…
Un formidabile ragazzo che di volta in volta interpreta e corre sul filo teso della natura più esclusiva e selvaggia
Il tempo di sorseggiare una birra, a Voi Saro Costa nella leggerezza delle sue parole.

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  TICO: The working class hero

Pubblicato Giovedi 29 Ottobre 2015 alle 12:35 da MASESCU



Ai bei tempi del Sassismo la maggior parte di noi tifava per “l’estrema”, intesa come estrema sinistra. Più che una consapevolezza politica, ci accomunava all’ estrema un vago ribellismo, al quale ci sentivamo naturalmente portati, nonché il “Look” dei protestatari, molto simile al nostro e il fatto che tutto quell’Ambaradam fosse frequentato da un numero quasi infinito di ragazze alternative e sognatrici. Io e Jacopo, per esempio, simpatizzavamo per “Lotta Continua”, un gruppuscolo con una gradazione di violenza medio alta, ispiratore di un giornale che, infilato nella tasca della giacchetta, conferiva un certo status ed esercitava un sicuro appeal sulle matricole universitarie di sesso femminile. Così, quando non eravamo attaccati a qualche parete di roccia e scendevamo a Milano per coltivare i nostri studi (raramente), non perdevamo l’occasione di infilarci in qualche manifestazione o in qualche sciopero, invocando a gran voce la giustizia proletaria.
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  La repubblica delle banane

Pubblicato Venerdi 4 Settembre 2015 alle 11:56 da JACOPO


Ci sentiamo in dovere di complimentarci con l’ing. Domenico Jobizzi che, con delibera della Giunta Comunale di Val Masino, parere unanime, è riuscito con successo ad approvarsi il progetto di “manutenzione straordinaria da realizzare sul territorio della Riserva naturale della Val di Mello”

Ci corre il sentimento di riconoscenza al Sindaco di Val Masino per l’accurata scelta di altissimo profilo tecnico e giuridico del professionista (ma lo conosce?) ing. Domenico Jobizzi.

Ora ci corre il pensiero e la preghiera al Presidente dell’area protetta ing. Domenico Jobizzi di esercitare opera di controllo nella realizzazione dei suddetti lavori…

La redazione



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  Occhi aperti sulla Val di Mello

Pubblicato Martedi 16 Dicembre 2014 alle 10:36 da JACOPO

Vi consigliamo la “fatica” di leggere sia le controdeduzioni di Mayr che il “protocollo anti fitodepurazione” di Iobizzi, anche solo per farsi una gran risata e farvi una Vostra opinione sul futuro della Val di Mello

- FitoDepurazione - Ing.Iobizzi
- Fitodepurazione - Ing.Mayr

Siamo venuti in possesso del documento (protocollato e quindi pubblico) con il quale l’attuale sindaco di Val Masino e neo (autoeletto) - Presidente della Riserva, boccia la costruzione di un impianto di fitodepurazione a Cascina Piana, progetto partito dalla precedente amministrazione con l’appoggio dell’Ersaf.
Non siamo dei tecnici e lasciamo alle concise ma estremamente chiare note dell’ing. Mayr la spiegazione sulla funzionalità della fitodepurazione dal punto di vista ambientale e strategico e sul probabile perché l’ing. Iobizzi vorrebbe cassarlo…costruzione di una rete fognaria dall’abitato di Rasiga a S. Martino con conseguente distruzione della viabilità rurale e in pratica, l’ennesimo tentativo di costruire una strada in Val di Mello…

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  Cannibalismo

Pubblicato Lunedi 10 Novembre 2014 alle 18:57 da ADMIN


Cascina Piana com’era negli anni 80, un meraviglioso equilibrio tra baite e massi erratici  


La fame… qui governa ed impera solo la fame che per secoli ha tormentato lo stomaco di ogni abitante.
Ancora oggi che c’è abbondanza alimentare e perfino qualche spiraglio di cultura, il solo messaggio recepito è: magna…
Magna tutto finché c’è da magnà!
Magna la nonna ed il nonno, il paese, la casa, la Valle ed il futuro dei figli…una fame immensa e devastante…
Una fame assoluta che nemmeno il duro granito sarà in grado di colmare…

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  Guide alpestri, pedestri, alpine

Pubblicato Mercoledi 25 Giugno 2014 alle 09:48 da JACOPO

Negli ultimi bagliori di sole, ricordo l’infiammarsi della grande parete di ghiaccio della nord del Disgrazia, la sto osservando dal bivacco Oggioni seduto sulla roccia con i piedi a sbalzo nel vuoto; sono solo ed ho 15 anni. Più tardi nella notte, tirati dal vento, i cavi tesi che fissano il bivacco emettono un sibilo inquietante, avvolto nelle coperte, mi sento al vertice della fine del mondo.
All’alba sono in piedi, percorro in breve tempo l’aerea cresta della Corda Molla, raggiungo la vetta senza fatica e poi giù, prima in doppie sul versante sud-est poi di corsa sul ghiacciaio Ventina: è la prima mia solitaria.
L’anno seguente sono ancora al bivacco Oggioni.
Ci sono Giovanni Pirana e il suo amore Serena; anch’io sono con la mia passione Ilaria: in programma c’è la parete nord, all’epoca la più difficile salita di ghiaccio della regione.
Lasciamo nella notte il bivacco e Ilaria che ancora dorme, per calarci sul ghiacciato versante nord. Serena sfoggia un temibile piumino azzurro che avevo imbottito artigianalmente con piume di gallina, fa un freddo cane. Ci alterniamo al comando; la salita sembra davvero infinita, ma non è difficile. Raggiunta la vetta e il bivacco Rauzi, abbiamo come unica risorsa alimentare, una latta di ananas sciroppata…con un mal celato senso eroico, cedo la mia parte a Serena e Giovanni che si fermano qui a passare la notte e scendo lungo la Corda Molla e il passo Kennedy. Nelle striate luci del tramonto come nelle più struggenti vignette di Tex Willer raggiungo il bivacco Oggioni e il cuore della bella squaw Ilaria.
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  Chi gestisce la Riserva della Val di Mello ?

Pubblicato Lunedi 5 Agosto 2013 alle 14:09 da ARRT



Nel prato, mucchi di pietrame appena rimosso, enormi escavatori e grossi camion per il trasporto terra, proprio all'ingresso della Val di Mello in pieno agosto: sarebbero i lavori di ristrutturazione di una minuscola e antica baita a Cà Panscer sotto il Precipizio degli Asteroidi…. Ripristino dell'esistente….senza aumento di volumetria come raccomanda il piano urbanistico della Riserva…
Piccoli lavori di manutenzione, fatti in punta di piedi, che nessuno vede e nessuno controlla.

In questo articolo il nostro Jacopone spiega meglio la situazione paradossale della Riserva...

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  Patabang

Pubblicato Giovedi 4 Aprile 2013 alle 10:00 da ARRT


Patabang e’ una via, una valle , uno stile di vita.
Patabang e’ la storia di un gruppo di giovani che alla fine degli anni’70
ha cambiato le regole del gioco e iniziato un nuovo modo di fare alpinismo.
Dalla voce di Jacopo Merizzi e Paolo Masa, la storia dell’avventurosa scoperta della mitica Val di Mello.

Il regista

Andrea Frigerio, regista e direttore della fotografia milanese, ama coniugare la sua passione per la cinematografia con quella per l’arrampicata e l’alpinismo.
Nel corso del tempo ha realizzato vari film di montagna e avventura, tra cui Socialmente Inutile, premiato al filmfestival di Trento nel 2004 con la genziana d’argento.
Ma non tutto è rosa e fiori: occupa la maggior parte del suo tempo chiuso nel buio di teatri di posa o in piccole sale di postproduzione video.
Deve la sua abbronzatura a fugaci gite in montagna.
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  MelloMito

Pubblicato Lunedi 11 Marzo 2013 alle 15:30 da ARRT



L'appasionante storia della più importante Riserva Naturale di Lombardia

Un libro che va aperto con forza!
Robusta carta mano cucita con canapa: un libro che va usato come un blue jeans!

Nelle migliori librerie a €.19,00

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  A volte ritornano...

Pubblicato Martedi 29 Gennaio 2013 alle 19:51 da JACOPO

Piu' infestante di un herpes, piu' fastidiosa di un'emorroide....
Il Buddha tragicamente scomparso dalla cima del Badile e' ritornato...
Grazie ad un equipe di investigatori e artisti, il Buddha e' tornatato ad irradiare la sua formidabile energia.

ICONOCLASTI! promo vimeo from Lab 80 film on Vimeo.


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