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Aperta sul finire degli anni '50, poco dopo la Niedermann, rispetto alla quale rappresentò un ulteriore passo avanti, con l'avvento delle scarpette a suola liscia è diventata per parecchi anni la via Top del Salbit, fino all'apertura delle vie moderne. Ancora oggi percorrerla è un vero piacere: i numerosi passaggi in artificiale sono stati liberati e il tracciato conserva il fascino originario: un'arrampicata abbastanza continua, molto logica ed estetica, prevalentemente in fessura. |
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Recensione
aggiornata il 26/11/2001 10:40:50 da ADMIN |
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