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Spettacolare, faticosa, difficile... è certamente una delle vie più sostenute del Masino. Lame e fessure fantastiche si rincorrono sulla verticalità del Picco, condite solo ogni tanto da qualche tratto in placca, dove si trovano i passi obbligati più duri. Il primo test,sul secondo tiro, è immediato: un passaggio per uscire in strapiombo verso un fungo roccioso. Dopo la placconata basale, si viaggia con alcuni tiri aerei verso l'incredibile lamone intorno al quale i primi salitori avevano progettato la via. Il lamone sospeso precede altri tre tiri che concedono di "respirare" solo poco sotto la cima. I tempi per ripetere la via oscillano tra sei e undici ore (e oltre): regolarsi di conseguenza ! Portate tanti friends se siete poco allenati di braccia; altrimenti limitatevi a sognare questo gioiello della Val Torrone ideato e aperto dal grande Tarcisio Fazzini... |
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Recensione
aggiornata il 26/11/2001 17:56:46 da ADMIN |
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