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Il pilastro nord ovest del Cengalo è sempre stato sottovalutato rispetto alla più nota via Cassin al Badile. Ma oggi rimane una delle vie classiche più selvagge e tetre delle alpi centrali. La salita inizia con una fuga su placche bagnate ed ombrose spesso con verglace e se ciò non bastasse, battute anche da scariche di massi. Salendo però la via diveta sempre più bella, solare e compatta. Una grande avventura nel regno dell'ombra. |
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Recensione
aggiornata il 26/11/2001 11:57:59 da ADMIN |
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