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Pazzesco condensato di diedri e camini strapiombanti, con un tetto a sbarrarne l'accesso, fotografato per decenni e divenuto il simbolo dell'epopea alpinistica.
Rispetto alle vie centrali della Civetta la Carlesso offre difficoltà analoghe, ma uno sviluppo di gran lunga inferiore. Ad ogni modo si respira l'aria della grande parete e l'impegno psico-fisico è assicurato. A parte il tetto iniziale l'arrampicata è sempre libera, con un vuoto costante che si attenua solo verso la fine.
La discesa non è brevissima e va abbastanza cercata: tutti questi elementi ne fanno una grande salita, di sicura soddisfazione. |
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Recensione
aggiornata il 25/11/2001 14:18:51 da ADMIN |
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